lunedì 9 maggio 2011

LA DANZA VERTICALE


“ La danza verticale è per noi oggi una disciplina che coniuga il lavoro attorno ai temi strettamente legati al teatro contemporaneo e alla ricerca di nuove possibilità di movimento; si avvale delle tecniche di arrampicata, dei lavori in quota, dei materiali utilizzati nella speleologia, nel tentativo di produrre poetiche diverse capaci di fondere più linguaggi e di arrivare ad altri punti di vista. Nella ricerca specifica della Compagnia Il Posto lo studio costante su forma e movimento è strettamente connesso all'architettura; nel processo di composizione coreografica, la danza verticale, produce una trasformazione dello spazio che permette di trascendere dalla visione estetica per creare una nuova prospettiva”.

“ll tema al quale lavoriamo da diversi anni è il paesaggio, lo facciamo da artisti, con la ricerca aperta sul fronte della pedagogia dell'arte e delle possibilità di apprendimento attraverso il corpo, considerando la performance a volte strettamente connessa alla conoscenza dello spazio, altre volte come strumento di indagine urbanistica, oppure ancora la performance nella didattica come momento di verifica della relazione con i luoghi o con le opere.
Lo spazio stimola la nostra ricerca, le influenze dello spazio strutturato sul movimento, la possibilità di creare nuovi punti di vista attraverso il corpo sono il focus del lavoro e coincide con il nostro interesse artistico e performativo.
Implicare i sensi nell'esperienza dello spazio vuol dire contattare con gli organi della percezione l'interrelazioni tra le arti. Lo spazio è il tema di tutte le forme d'arte. Nella danza viene vissuto attraverso un esperienza corporea e proporre questo metodo in relazione ad arti visive, architettura, beni culturali e patrimoniali è trasportare questa competenza e modalità di apprendimento in ambito educativo. Arrivare ad una relazione più forte e profonda con i linguaggi dell'arte e aver cura del conoscere è espressione essenziale di ogni società”.





LA COMPAGNIA “IL POSTO"

 La Compagnia Il Posto nasce a Venezia nel 1994 da un'idea della coreografa Wanda Moretti e del musicista Marco Castelli; la Compagnia è specializzata nella creazione di performance site specific su piani verticali e architetture realizzate attraverso un progetto di interazione tra danza, musica e architettura.
La danza verticale ha alla base una concezione rinnovata ed inedita dello spazio e del movimento: sfida la gravità usando come palcoscenico lo spazio 'vuoto', la dimensione aerea e le forme del paesaggio, proponendo al pubblico una nuova prospettiva visiva e cinetica. La coreografia verticale è contatto con il muro e architettura dell'aria, nella quale il movimento delle danzatrici conferisce ai luoghi una dimensione diversa mettendo in comunicazione ogni singolo spazio dell'architettura.
Agli spettacoli della Compagnia Il Posto si affianca la composizione e l'esecuzione delle musiche di scena di Marco Castelli. La musica, parte integrante del lavoro e della ricerca della Compagnia Il Posto, è scritta e prodotta appositamente per le coreografie ed eseguita live negli spettacoli.”





WANDA MORETTI

Coreografa, ha approfondito lo studio della danza attorno ai sistemi di proporzione e armonia dello spazio. In particolare il suo lavoro artistico riguarda il movimento in relazione a opere d’arte, macchine sceniche, architetture urbane e naturali. La sua ricerca è principalmente indirizzata alle influenze dello spazio strutturato sul movimento umano attraverso una particolare analisi sulla percezione e su tematiche legate all’arte del ‘900 e contemporanea. E' autrice di un percorso di danza verticale iniziato nel 1994 che studia lo spazio nel suo aspetto culturale e architettonico e ne realizza un evento spettacolo, dove spazio e movimento si fondono in un’unica rappresentazione. Parallelamente all’attività coreografica, ha intrapreso una personale ricerca sul potenziale educativo della danza in ambito sociale ed extrascolastico. Collabora con musei, gallerie d’arte, con alcune Soprintendenze del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con la Direzione Cultura, Ufficio Musei della Regione Veneto.


Link

- il sito della compagnia  http://www.ilposto.org/

 - il blog dedicato alla danza verticale  http://www.verticaldancecompany.blogspot.com/

 - un'intervista di Massimo Schiavoni a Wanda Moretti in cui viene espresso in maniera più approfondita il concetto di danza verticale http://www.digicult.it/digimag/article.asp?id=1754

 - http://synchronousobjects.osu.edu : il sito presenta il lavoro di William Forshyte nel quale una breve coreografia  viene analizzata e trasformata in scrittura grafica.

PARTNERSHIP AL PROGETTO

WANDA MORETTI - COREOGRAFA, DANZAEDUCATRICE E FONDATRICE DELLA COMPAGNIA DI DANZA VERTICALE "IL POSTO"

http://www.ilposto.org/
La scelta della danza verticale come tema trainante del mio progetto deriva dal fatto che a questa disciplina è strettamente connesso il concetto di fusione e composizione di più arti , concetto che a mio parere dovrebbe essere alla base di una qualsiasi progettazione che mira ad essere innovativa.
In questo caso l’architettura diventa un vero e proprio “palcoscenico verticale” ,dove si esibiscono i cosiddetti “wall dancers,” ed entra a far parte della coreografia.
Da questo rapporto così stretto tra danza ed architettura può scaturire una ricerca ricca ed interessante al livello di progetto architettonico. I punti su cui vertono i miei ragionamenti in questa prima fase di progettazione sono essenzialmente:
  1. i materiali (trasparenze, profondità, vuoti spaziali etc.) che possono variare come “varia” o meglio cambia la scenografia durante uno spettacolo
  2.  le funzioni e le attività da inserire (laboratori di danza, di arte etc.) poiché come ho già detto prima tutte le arti sono strettamente legate tra loro
  3.  l’organizzazione spaziale , significativa, in quanto sia l’architettura che la danza ruotano sul concetto di SPAZIO .
Un centro di danza verticale, sviluppato secondo il concetto di mixitè funzionale, inserito in un contesto periferico come il quartiere Appio Latino di Roma, è sicuramente un segnale di rinnovamento, di modernità e di riqualificazione che è proprio l’obiettivo della ricerca degli “urban voids”.
Riporto di seguito alcuni concetti chiave ed informazioni generali estrapolati dai siti che Wanda Moretti mi ha consigliato di consultare per un approccio più diretto alla danza verticale.








 






to do 7 ... CONTESTO AMBIENTALE

to do 7 ... CONTESTO LUOGO