lunedì 9 maggio 2011

PARTNERSHIP AL PROGETTO

WANDA MORETTI - COREOGRAFA, DANZAEDUCATRICE E FONDATRICE DELLA COMPAGNIA DI DANZA VERTICALE "IL POSTO"

http://www.ilposto.org/
La scelta della danza verticale come tema trainante del mio progetto deriva dal fatto che a questa disciplina è strettamente connesso il concetto di fusione e composizione di più arti , concetto che a mio parere dovrebbe essere alla base di una qualsiasi progettazione che mira ad essere innovativa.
In questo caso l’architettura diventa un vero e proprio “palcoscenico verticale” ,dove si esibiscono i cosiddetti “wall dancers,” ed entra a far parte della coreografia.
Da questo rapporto così stretto tra danza ed architettura può scaturire una ricerca ricca ed interessante al livello di progetto architettonico. I punti su cui vertono i miei ragionamenti in questa prima fase di progettazione sono essenzialmente:
  1. i materiali (trasparenze, profondità, vuoti spaziali etc.) che possono variare come “varia” o meglio cambia la scenografia durante uno spettacolo
  2.  le funzioni e le attività da inserire (laboratori di danza, di arte etc.) poiché come ho già detto prima tutte le arti sono strettamente legate tra loro
  3.  l’organizzazione spaziale , significativa, in quanto sia l’architettura che la danza ruotano sul concetto di SPAZIO .
Un centro di danza verticale, sviluppato secondo il concetto di mixitè funzionale, inserito in un contesto periferico come il quartiere Appio Latino di Roma, è sicuramente un segnale di rinnovamento, di modernità e di riqualificazione che è proprio l’obiettivo della ricerca degli “urban voids”.
Riporto di seguito alcuni concetti chiave ed informazioni generali estrapolati dai siti che Wanda Moretti mi ha consigliato di consultare per un approccio più diretto alla danza verticale.








 






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